Sondrio, il SAP:”Agenti di polizia in calo, serve più sicurezza”

La segreteria provinciale del SAP di Sondrio ha partecipato venerdì scorso in piazza della Scala a Milano alla fiaccolata “Una luce per la sicurezza” per protestare contro il Governo, soprattutto per la notevole diminuzione degli operatori di Polizia in tutta la provincia.

Ilgiorno.it
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Il Giorno Sondrio


Sempre meno Poliziotti a Milano, Massimiliano Pirola a Mattino5

A causa del tournover del 55% Milano è in mano ai delinquenti e il Sindaco chiede l’intervento dei militari.
Intervento di Massimiliano Pirola del SAP Milano nel servizio di Mattino5.


Sicurezza nelle città, Tonelli ospite a Radio Rai 1

Il Sindaco di Milano invoca l’intervento dell’Esercito.
Sulla questione, il Segretario Generale del SAP ospite della trasmissione condotta da Stefano Mensurati “Tra poco in edicola”.


Milano, paura in centro immigrati contro poliziotti, il SAP:dateci le telecamere individuali

Intervento del sub commissario del SAP Milano Massimiliano PIROLA sulla criticità della carenza di mezzi ed equipaggiamenti degli operatori di Polizia e della necessità di avere telecamere in dotazione individuale.

Il Giornale
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Gli unici poliziotti buoni sono quelli morti. L'occidentale

Carlo Giovanardi su L’Occidentale sulla decisione della Procura di Milano di impugnare e far ripartire il processo d’appello Uva.

Il Generale Custer diceva che gli unici indiani buoni erano quelli morti, e così evidentemente pensano i tanti che si accaniscono pregiudizialmente contro le Forze dell’Ordine.

Esiste ormai una sorta di lobby che interviene con una continua e sistematica opera di pressione mediatica e politica per orientare i processi nei quali sono coinvolti esponenti delle Forze dell’Ordine.


Key Crime, l'algoritmo che incastra i criminali che piace al SAP

Sviluppato dal collega Mario Venturi, Key Crime è un software anti-rapina che incastra i banditi e prevede i colpi. Promosso dal SAP e presentato durante il corso del Consiglio Nazionale di Rimini il sistema è già stato adottato dalla Questura di Milano, contribuendo a ridurre del 57% il numero dei reati.

Tonelli su QN:
Un sistema che permette un consistente risparmio per l’ente pubblico nella lotta al crimine”
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Como, SAP: Barboni contro i profughi, la stazione ferroviaria diventa un campo di battaglia

Il SAP ritiene inappropriata la gestione del fenomeno migratorio a causa della scarsità di risorse umane e materiali dei locali posti di Polizia.

Libero Milano
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Tonelli su IntelligoNews: «Pericolosa saldatura tra centri sociali e migranti»

Contestazioni alla politica migratoria del governo Renzi e proteste contro lo sgombero di uno stabile occupato da 16 famiglie di immigrati.

Milano e Bologna ieri sono state teatro di nuovi scontri tra la Polizia e i centri sociali.


IntelligoNews ne ha parlato col Segretario Generale del SAP Gianni Tonelli.

IntelligoNews


A Lamezia Terme intitolata una via al Sovrintendente Pietro Caligiuri

E’ stata intitolata a Pietro Caligiuri, sovrintendente della polizia di stato morto in servizio il 10 maggio 1996,a Lamezia Terme, la via tra la Cantina Bruzia e l’incrocio per l’A3. Una cerimonia alla quale hanno partecipato diversi rappresentanti delle autorità civili e militari, tra cui il prefetto Luisa Latella, il questore di Catanzaro Giuseppe Racca, il procuratore della Repubblica di Lamezia Domenico Prestinenzi, il primo dirigente del commissariato lametino Antonio Borelli.

A scoprire oggi la sua targa, a vent’anni dalla morte, la moglie Ornella Spinoso e i due figli Laura e Stefano.


Lamezia è una città complessa che ha avuto tante vittime per guerre che si perpetuano nel tempo – ha affermato il prefetto di Catanzaro Luisa Latella – il sovrintendente Caligiuri è una di quelle persone che pur essendo cittadino di Lamezia, non si è fatto coinvolgere, ha resistito, ha lottato per la legalità, ha perso la vita. Un poliziotto, ma prima di tutto è un cittadino, perché difendere il proprio territorio vuol dire affermare gli ideali della libertà e della democrazia”.

“Orgoglioso di far parte della Polizia di Stato dove hanno prestato servizio figure come Caligiuri” ha poi aggiunto il questore di Catanzaro Giuseppe Racca, che ha sottolineato come sia stato “alto il suo senso del dovere, poiché Caligiuri è intervenuto in un’azione che potremmo quasi definire suicida, sapendo di essere solo contro due malviventi. Ed è giusto ricordare queste figure eroiche che noi dobbiamo portare sempre nella memoria”. Il primo cittadino di Lamezia, Paolo Mascaro, ha poi concluso gli interventi a nome di tutta l’amministrazione comunale, affermando: “Rendiamo un doveroso omaggio ad uno degli eroi e dei martiri di questa terra. Non conta sulla terra quanto si vive, conta sulla terra quale messaggio quale ricordo si riesce a tramandare. Noi ricordiamo un Sovraintendente il cui eroismo e dedizione alla divisa che indossava lo rendono immortale”.

Prima della Cerimonia è stata ricorpubDate la vita e l’operato nelle forze dell’ordine di Pietro Caligiuri, Il Sovrintendente Pietro Caligiuri, 39 anni, da pochi anni prestava servizio alla Questura di Catanzaro, presso il Commissariato di Lamezia Terme. Sempre in prima linea, aveva acquisito esperienza e coraggio in città come Milano, Roma e Cosenza.

Qualche anno prima della tragica morte era uscito indenne da due conflitti a fuoco.

Quel tragico venerdì di maggio del 1996 il Sovrintendente si trova a casa propria, nel suo giorno di riposo, quando viene allertato da una telefonata della locale sala operativa del Commissariato di Lamezia Terme. L’operatore gli riferisce testualmente: ”
Ci hanno segnalato una sparatoria nel tuo paese, ad Accaria. Vai a vedere un po’ cosa succede.”

Immediatamente dopo aver riattaccato il telefono, Pietro si reca sul posto.

Proprio lì, ad un centinaio di metri dalla sua abitazione, oltre a sentire gli spari, nota due persone ferite da colpi d’arma da fuoco. Subito presta loro soccorso, poi contatta i colleghi del 113 per avere rinforzi. Nel frattempo, incurante del pericolo, tutto solo, cerca di impedire ancor più gravi conseguenze ai danni dei presenti.

I rinforzi sono già partiti mentre il Sovrintendente affronta il “folle paesano” armato, Davide Francesco. Spera di poter contare sulla reciproca conoscenza per ricondurlo alla ragione ma quell’uomo, intenzionato ad andare oltre, non appena si accorge delle Volanti in arrivo, spara una serie di colpi alle spalle del poliziotto. Uno di questi lo raggiunge, stramazzandolo al suolo.

La folle corsa in ospedale è del tutto inutile. Sul posto, intanto, giungono altri colleghi, e, di rinforzo, anche i Carabinieri. Davide Francesco, intenzionato a non arrendersi, si barrica in casa insieme al padre Giovanni, sparando contro chiunque si avvicini all’abitazione.

I poliziotti rispondono al fuoco, riuscendo ad arrivare proprio sotto l’uscio di casa di Davide, ferendo il padre e assicurando entrambi alla giustizia.

Il 19 maggio 1997 il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito la Medaglia d’oro al Valor Civile alla memoria e con decreto rilasciato dal Capo della Polizia, gli viene riconosciuto lo status di Vittima del Dovere. Il 28 ottobre 2008 all’interno della Questura di Catanzaro, è stata deposta una lapide in memoria degli appartenenti alla Polizia di Stato caduti nell’adempimento del proprio dovere.