Antagonisti all’assalto della Prefettura di Livorno, il SAP era in piazza con Luca Tommasin (rassegna stampa)

‘ASSEDIO’ ANTAGONISTI PREFETTURA: SAP, ERANO ARMATI PICCONI
SEGRETARIO LIVORNO PRESENTE: E’ STATO ATTACCO SQUADRISTA

(ANSA) – LIVORNO, 2 DIC – ‘Oggi davanti alla prefettura di Livorno i poliziotti sono stati vittime di un attacco vigliacco, squadrista e gratuito. Gente che si definiva pacifica e’ venuta armata di bastoni, picconi e taniche di vernice che ci ha tirato addosso. Io ero presente perche’ mi trovavo in servizio assieme a tanti altri colleghi che sono tornati a casa feriti o, nella migliore delle ipotesi, pieni di vernice’. Lo afferma il segretario provinciale del sindaco di polizia Sap di Livorno Luca Tommasin.
‘Dobbiamo ringraziare il questore vicario, dott.Paolo Rossi – spiega Tommasin -, per come ha gestito la situazione e l’intero servizio, altrimenti sarebbero potute finire peggio per noi. La polizia si è comportata nel miglior modo possibile, nessuna provocazione da parte nostra e chi lo dice mente sapendo di mentire. E’ stata scritta una pagina nerissima oggi a Livorno dove a subirne le spese sono stati ancora una volta i poliziotti. Siamo gia’ al lavoro per assicurare i colpevoli alla giustizia’.
(ANSA) COM-CG 02-DIC-12 20:44

Corriere della Sera
Read more

Messaggero
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/livorno_antagonisti_assalto_prefettura_sindacato_polizia_bombe_carta_mattoni_pietre/notizie/235507.shtml Repubblica http://www.sap-nazionale.org/Public/Docs/2012/repubblica031212.pdf Stampa http://www.lastampa.it/2012/12/02/italia/cronache/antagonisti-contro-polizia-e-carabinieri-guerriglia-alla-prefettura-di-livorno-0EciU5sf3sAmYxQjsL7ghJ/pagina.html


Dopo gli scontri di Torino, allerta per summit a Roma

G8: DOPO SCONTRI TORINO ORA ATTENZIONE SU SUMMIT ROMA/ANSA

AZIONI E CORTEI PER INCONTRO MINISTRI INTERNI-GIUSTIZIA
(ANSA) – ROMA, 20 MAG – &#39A Roma saranno molti di piu&#39 e, molto probabilmente, non perderanno l&#39occasione per farsi vedere di nuovo&#39. Chiuso il G8 dell&#39Universita&#39 a Torino, l&#39attenzione degli investigatori si sposta sulla riunione dei ministri degli Interni e della Giustizia del G8 in programma a Roma il 29 e 30 maggio: perche&#39, fanno notare, uno degli argomenti al centro del summit sara&#39 l&#39immigrazione, tema sul quale la critica dell&#39intero movimento alle politiche non solo del governo italiano e&#39 molto forte, e perche&#39 potrebbe essere quella l&#39occasione per contestare duramente il disegno di legge sulla sicurezza, approvato pochi giorni fa dalla Camera.
Il ministro dell&#39Interno Roberto Maroni ha convocato per lunedi&#39 al Viminale un comitato nazionale per l&#39ordine e la sicurezza pubblica, per mettere a punto il dispositivo di sicurezza in vista dell&#39arrivo dei ministri nella capitale. Se a Torino, ragionano gli investigatori, non ci sono stati fatti gravi, lo si deve a due motivi: primo perche&#39 le forze dell&#39ordine non hanno raccolto la provocazione dei circa 300 manifestanti che hanno cercato lo scontro a tutti i costi rivendicandolo nei volantini, secondo perche&#39 al momento degli incidenti autonomi e anarchici sono rimasti di fatto isolati.
Ma a Roma ci saranno molti piu&#39 manifestanti e se anche in questo caso l&#39obiettivo e&#39 quello di arrivare ad un confronto con le forze di polizia, i rischi potrebbero aumentare. Le stime riservate parlano infatti di alcune decine di migliaia di persone che potrebbero partecipare alle iniziative in programma a Roma e, tra queste, due-tremila violenti. A Torino c&#39erano autonomi provenienti da Livorno, Bologna, Milano, Padova, Roma, Napoli e Palermo, nonche&#39 francesi, spagnoli e greci: gli stessi, sottolineano gli investigatori, che probabilmente si ritroveranno nella capitale assieme ad anarchici, rappresentanti dei Carc e del sindacalismo di base piu&#39 duro. Una miscela che, se al momento non desta allarme, costringe pero&#39 l&#39apparato della sicurezza a tenere alta l&#39attenzione, con un costante monitoraggio dei luoghi, virtuali e non, frequentati dai contestatori. Da considerare inoltre che due giorni prima della riunione e&#39 in programma a Roma la finale di Champions tra Manchester United e Barcellona, un altro evento a rischio, e non si esclude che alcuni dei tifosi che arriveranno nella capitale possano decidere di rimanervi per prendere parte alle iniziative di protesta.
Le intenzioni dei no global – che gia&#39 domenica si sono riuniti a Roma per mettere a punto le iniziative – saranno comunque piu&#39 chiare venerdi&#39, quando e&#39 in programma una conferenza stampa della &#39Rete noG8&#39 per annunciare la manifestazione di sabato 30 e le &#39azioni decentrate&#39 il giovedi&#39 e il venerdi&#39 . &#39Classi e autobus separati, medici e presidi spia, reato di clandestinita&#39, esercito nelle strade: il mondo – scrivono nell&#39appello per la manifestazione – sembra evolversi in un&#39escalation di razzismo e violenza istituzionale che mirano a stringere tutti nella morsa della paura e del controllo&#39. Dunque &#39e&#39 urgente moltiplicare azioni e cortei per rendere visibile l&#39indignazione e la rabbia&#39. Al G8 di Roma, &#39presieduto dal ministro razzista Maroni, saranno in otto, solo in otto&#39 e &#39vorrebbero gestire la crisi sulla nostra pelle&#39. Di fronte a tutto cio&#39 &#39e&#39 arrivato il momento di far convergere le lotte dei migranti, degli studenti, dei precari che si ribellano ad un mondo fatto di muri e razzismo feroce&#39.
(ANSA) GUI 20-MAG-09 19:46


Trasferimenti Questori e Prefetti

Pubblichiamo la velina ministeriale relativa ai trasferimenti di Dirigenti Generali e Superiori, con decorrenza 8 gennaio 2008.

Il Consiglio dei Ministri ha deciso, inoltre, un giro di Prefetti. Tra le città che cambiano Prefetto, c’e’ Palermo per il trasferimento a Torino di Giosue’ Marino. A Palermo arriva l’attuale Prefetto di Livorno, Giancarlo Trevisone. A Livorno e’ destinato l’attuale Prefetto di Rimini, Domenico Mannino. A Rimini arriva il Prefetto di Agrigento Vittorio Saladino. Il Prefetto Maria Elena Stasi passa da Caserta a Campobasso mentre Anna Maria Cancellieri va da Catania a Genova. Giovanni Finazzo passa da Trapani a Catania. A Caserta diventa Prefetto Ezio Monaco. Da Vibo Valentia arriva a Chieti il Prefetto Vincenzo Greco. A Vibo lo sostituisce il Prefetto Ennio Mario Sodano. A Trapani arriva il neo nominato Prefetto Stefano Trotta. A Pescara viene trasferito da Avellino Paolo Orrei. Da Isernia passa ad Avellino Ennio Blasco. A Isernia arriva il Prefetto Raffaele D’Agostino. A Novara e’ nominato Prefetto Giuseppe Adolfo Amelio mentre a Modena arriva l’attuale Prefetto di Siena Giuseppina Di Rosa. A Siena e’ destinato Giulio Cazzella. A Ragusa e’ nominato Prefetto Giovanni Francesco Monteleone. A Nuoro e’ nominato Prefetto Vincenzo D’Antuono

La velina ministeriale dei Questori
Read more


MOBILITAZIONE SAP IN TUTTE LE CITTA’ ITALIANE

Da Torino a Catania, da Firenze a Terni, da Bologna a Trento, da Bari a Catanzaro, il Sindacato Autonomo di Polizia si mobilita perché la morte del collega Raciti non può e non deve essere dimenticata!


Apc-CALCIO/ SAP SICILIA: STANCHI DI SUBIRE E RISCHIARE LA VITA

Indelicato: Proclamare lutto in tutte le città d’Italia

Catania, 3 feb. (APCom) – I poliziotti di Catania sono stanchi di subire e rischiare la vita e adesso aspettano risposte forti e nette dalla politica. Il segretario regionale siciliano del Sap (Sindacato autonomo polizia), Rosario Indelicato, che oggi ha incontrato in Questura a Catania il capo della Polizia, Gianni De Gennaro, giunto nel capoluogo etneo dopo gli incidenti di ieri costati la vita ad un poliziotto, dice: “Stiamo passando un momento tristissimo. Abbiamo chiesto al capo della Polizia di farsi portavoce dei problemi che da sempre abbiamo con questi delinquenti e di una nostra richiesta: proclamare il lutto cittadino in ogni città d’Italia perché quello che è successo a Catania poteva succedere dovunque”.

“Serve – continua Indelicato – la volontà del Governo di fare provvedimenti analoghi a quelli contro gli hooligans in Inghilterra”. Dopo aver detto che secondo il Sap lo stadio di Catania non è idoneo, Indelicato si è dichiarato soddisfatto dell’incontro con il capo della Polizia: “Abbiamo registrato un impegno vero e sincero da parte di De Gennaro”. Cas/Dav 031637 feb 07

MORTE POLIZIOTTO: SAP BARI, BASTA PAROLE, VOGLIAMO FATTI

(ANSA) – BARI, 3 FEB – ‘Non vogliamo piu’ sentire cosa ‘bisogna’ fare. Lo sappiamo bene anche noi, cosa ‘bisogna’ fare.

Adesso vogliamo vedere i fatti’. Cosi’ il segretario provinciale di Bari del Sap, Sindacato autonomo di polizia, John Battista, interviene sui fatti di Catania.

Battista ricorda che ‘tre settimane fa’ il Sap ha diramato un comunicato che ‘intendeva manifestare il malessere e la preoccupazione dei poliziotti per quanto era appena accaduto nell’incontro di calcio Salernitana-Cavese. Una bomba carta riempita di bulloni e chiodi era stata lanciata contro un gruppo di poliziotti del IX reparto mobile di Bari, ferendone una decina, uno dei quali in modo grave. L’ordigno era abbastanza potente da poter uccidere, e avevamo chiesto misure urgenti per tutelare l’incolumita’ delle forze dell’ordine e per inviare un chiaro segnale ai gruppi di facinorosi che approfittano degli eventi sportivi per dare vita a vere e proprie azioni di guerra’.

Il comunicato – ricorda il sindacalista – era stato oggetto di un’interpellanza parlamentare, ‘ma di provvedimenti neanche l’ombra’. Adesso, di fronte all’uccisione del collega Filippo Raciti, vittima di un’altra bomba carta, non possiamo certo ripetere le stesse cose dette tre settimane fa: di parole ne abbiamo sprecate tante, e tante se ne sprecheranno in questi giorni’. ‘Non vogliamo piu’ sentire – conclude – cosa ‘bisogna’ fare. Lo sappiamo bene anche noi, cosa ‘bisogna’ fare.

Adesso vogliamo vedere i fatti’. (ANSA). COM-BU 03-FEB-07 17:22

MORTE POLIZIOTTO: SINDACATI, REPARTO BOLOGNA IN AUTOCONSEGNA

(ANSA) – BOLOGNA, 3 FEB – I ragazzi del Reparto Mobile di Bologna? ‘Sono arrabbiatissimi’. Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, il sindacato autonomo di polizia lo dice a chiare lettere: ‘Ce l’hanno con un sistema che servono, per cui rischiano, e che e’ loro sempre avverso, in ogni loro manifestazione’.

Dopo la morte di Filippo Raciti, fa sapere la Federazione sindacale di Polizia-Ugl, i poliziotti del 7/o Reparto Mobile liberi dal servizio hanno deciso per l’autoconsegna e non escono dalla caserma Smiraglia.

‘Quello di ieri e’ un episodio che si puo’ ripetere ogni giorno. Basta pensare che ieri sera a Cesena sono state sequestrate a due ultras due bombe carta – ha ricordato Tonelli – e appena queste persone sono state fermate, l’intera curva si e’ rivoltata, come al solito, contro la polizia’. ‘Il mondo politico non vuole assumere determinazioni che andrebbero assunte – ha detto Tonelli – perche’ viene tollerata una situazione di illegalita’ continua. Invece, quando qualcuno si fa male nelle cariche, a noi non viene perdonato nulla’.

Servono almeno ‘una normativa piu’ rigida e condizioni migliori per filtraggi adeguati’. Ma soprattutto ‘non e’ possibile che ogni domenica ben 10.000 poliziotti siano in servizio negli stadi per colpa dei violenti’. Un servizio che alle voci ordine pubblico e festivo, per Tonelli, viene pagato si’ e no una decina di euro.

‘Le forse di polizia non hanno mezzi – hanno spiegato Franco Lonardo e Giovanni Preziosa, della segreteria provinciale Fsp-Ugl – manca personale, cosi’ si fanno i doppi turni: i poliziotti lavorano durante la settimana e poi vengono messi allo stadio la domenica’. ‘Non si puo’ morire per 1.500 euro al mese’ scrive amara, la Confederazione sindacale autonoma di polizia di Modena. (ANSA).

BNT 03-FEB-07 18:00

CALCIO: POLIZIOTTO UCCISO;SAP TRENTO, DOLORE RABBIA SGOMENTO

(ANSA) – TRENTO, 3 FEB – ‘Dolore, rabbia, sgomento: sono questi i sentimenti che i rappresentanti del Sindacato Autonomo di Polizia di Trento provano in questo momento. Filippo Raciti, un poliziotto, uno di noi, un nostro collega buono e bravo e’ morto per una partita di pallone’. Comincia cosi’ una nota di Gianfranco Conte, segretario provinciale del Sap di Trento. ‘Non possiamo e non vogliamo accettare una tragedia che poteva essere evitata’, scrive il rappresentante del Sindacato Autonomo di Polizia, il quale ricorda che ‘da tempo il Sap denuncia la delicata situazione dei servizi di ordine pubblico legati alle partite di calcio’.

Dopo aver affermato che le forze dell’ ordine sono impiegate a migliaia ogni domenica negli stadi nonostante la cronica carenza di organici, Conte scrive che ‘la normativa non consente azioni di contrasto realmente efficaci e non tutela adeguatamente gli operatori di polizia impiegati nei servizi di ordine pubblico’. ‘Il Sap di Trento – conclude la nota – e’ vicino alla famiglia e ai parenti dell’Ispettore Capo Filippo Raciti, strappato ai suoi cari ad appena 38 anni. Adesso, da parte del Governo e del Parlamento ci aspettiamo un segnale forte, sull’esempio di quanto gia’ attuato con successo in Inghilterra, perche’ non sta scritto da nessuna parte che le tifoserie abbiano diritto di esercitare ogni tipo di violenza contro le Forze dell’Ordine e che ogni settimana migliaia di poliziotti e di carabinieri debbano rischiare di morire o di finire in ospedale a causa di una partita di calcio’. (ANSA). COM-GFU/EG 03-FEB-07 18:09

MORTE POLIZIOTTO: SAP FIRENZE, ATTENDIAMO UN SEGNALE FORTE

(ANSA) – FIRENZE, 3 FEB – ‘Un poliziotto e’ morto per una partita di pallone. Non possiamo e non vogliamo accettare una tragedia che poteva essere evitata ed era, da tempo, facilmente prevedibile. Ora basta anche se ormai e’ troppo tardi. Adesso da Governo e Parlamento attendiamo un segnale forte’. Lo dichiara in una nota, la segreteria provinciale del Sindacato autonomo di polizia (Sap) di Firenze.

‘Da anni – e’ scritto – il Sap denuncia la delicata situazione dei servizi di ordine pubblico legati alle partite di calcio e poco meno di un mese fa, esattamente il 10 gennaio scorso, un altro agente aveva rischiato la vita ed era finito in ospedale a seguito degli incidenti occorsi nel derby Salernitana -Cavese. Anche nella nostra citta’, in occasione della partita Fiorentina-Lazio si era verificato un fatto analogo a quello di Catania ed un ordigno era esploso all’interno di un’auvettura della Polizia, incendiandola. Solo la prontezza di riflessi del personale a bordo di quella vettura aveva permesso di scongiurare la tragedia. Adesso basta’.

‘Molti oggi pronunceranno frasi del tipo ‘Tolleranza zero negli stadi di calcio di tutta Italia’, ma e’ ormai troppo tardi, perche’ il problema sta nella cultura deviata dei giovani, che si nascondono dietro le insegne ‘ultras’. La normativa vigente, inoltre, al momento non consente azioni di contrasto realmente efficaci nei confronti del tifo violento. Ed e’ in particolare avvertita la necessita’ di societa’ sportive effettivamente responsabilizzate anche e soprattutto dal punto di vista economico, al fine di spezzare quel legame perverso che sempre piu’ spesso e’ rilevato tra le frange piu’ pericolose dei supporters. Adesso, da Governo e Parlamento attendiamo un segnale forte. Mai nessuno potra’ riconoscere alle tifoserie il diritto di esercitare violenza contro gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, migliaia di Poliziotti e Carabinieri chiamati ogni fine settimana, almeno fino a ieri, a rischiare vita od ospedale per due calci tirati a un pallone’. (ANSA).

MORTO POLIZIOTTO:ALBANESE(SAP), RIPENSARE GESTIONE SICUREZZA

(ANSA) – CATANZARO, 3 FEB – ‘Oggi non tutti piangono, come dimostra la vergognosa scritta di Livorno. Forse qualcuno si vantera’ del suo gesto criminale. Nella mente malata di migliaia di persone la morte del collega Raciti e’ un evento voluto, cercato. Non si dica, a noi che conosciamo quel modo di ragionare, che e’ casuale, che e’ colpa di un povero demente.

No’. E’ quanto afferma, in una nota, il segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia, Vincenzo Albanese.

‘La tragedia si sentiva incombere – prosegue Albanese – anche nei nostri stadi e nelle nostre citta’. Nei percorsi delle ‘tifoserie’. Nella gestualita’ degli abitanti della curva. Anche nella nostra Calabria, che fino a poco tempo fa era immune da episodi di violenza da stadio, qualche giorno fa un dirigente sportivo e’ stato ucciso a calci e pugni. Eppure dopo pochi giorni la vicenda era stata quasi digerita. Noi non digeriremo facilmente la nostra tragedia. Voltastomaco per come poliziotti e carabinieri, armati di un semplice sfollagente, vengono lasciati in balia di criminali senza scrupoli, che non esitano ad usare spranghe, a lanciare bombe ad incendiare automezzi.

Vera e propria umiliazione quella che ogni settimana lo stato di diritto subisce negli stadi. La collettivita’ intera ostaggio di pochi scalmanati e ne paga le gesta, anche dal punto di vista finanziario’.

‘E’ ora di pensare – sottolinea ancora Albanese – ad un’inversione ad ‘U’ nella gestione dei servizi di ordine pubblico per eventi sportivi. Forse una retrocessione della squadra la cui tifoseria viene coinvolta in incidenti e sassaiole potrebbe essere un buon deterrente per la gentaglia che approfitta delle circostanze legate ad una gara per sfogare la bestialita’ che si annida nel proprio istinto’.

Forse la presenza durante le partite a rischio di unita’ speciali e di armamenti particolari potrebbe essere un buon deterrente per questi criminali senza scrupoli. Quanti poliziotti ed inermi cittadini dovranno ancora subire angherie da questo delirio criminale prima che il ‘Palazzo’ si decida a decidere qualcosa di serio e drastico’. (ANSA). ATT/FLC 03-FEB-07 18:19

CALCIO: SAP TERNI, INACCETTABILE LA MORTE DI UN POLIZIOTTO

(AGI) – Roma, 3 feb. – “Un poliziotto e’ morto per una partita di pallone. Non possiamo e non vogliamo accettare una tragedia che poteva essere evitata. Da tempo il SAP denuncia la delicata situazione dei servizi di ordine pubblico legati alle partite di calcio e poco meno di un mese fa, esattamente il 10 gennaio scorso, un altro agente aveva rischiato la vita ed era finito in ospedale a seguito degli incidenti occorsi nel derby Salernitana – Cavese”. E’ quanto afferma, in una nota, la Segreteria Provinciale SAP Terni in relazione ai gravi incidenti occorsi durante il derby Catania – Palermo. “Da un lato – afferma il SAP – la Polizia di Stato e le altre Forze dell’Ordine sono costrette ogni settimana ad impiegare migliaia di uomini per una partita di pallone nella sempre piu’ cronica carenza di organici, di mezzi, di strutture. Dall’altro, la normativa vigente non consente azioni di contrasto realmente efficaci verso le tifoserie violente. Soprattutto, occorre che le societa’ sportive siano responsabilizzate anche e soprattutto dal punto di vista economico, spezzando quel perverso legame che talvolta esiste con le frange piu’ pericolose del tifo”. “Il Sindacato Autonomo di Polizia – conclude la nota del SAP – e’ vicino alla famiglia e ai parenti dell’ispettore Filippo Raciti, strappato ai suoi cari ad appena 38 anni. E’ apprezzabile la decisione della Federcalcio e del Commissario Pancalli di sospendere immediatamente tutti i campionati di calcio. Adesso, da parte del Governo e del Parlamento ci aspettiamo un segnale forte perche’ non sta scritto da nessuna parte che le tifoserie abbiano diritto di esercitare violenza contro le forze dell’ordine e che ogni settimana migliaia di poliziotti e di carabinieri rischino di dover morire o finire in ospedale a causa di una partita di calcio”. (AGI) Red 031851 FEB 07