Roma, 19 novembre 2007 - Una settimana, quella trascorsa, che deve essere ar-chiviata rapidamente.
Da un lato, con un crescendo che ancora non si è arrestato, è proseguita la gogna mediatica contro la Polizia per la morte,
domenica scorsa, del giovane tifoso della Lazio vicino ad Arezzo.
E dall’altra, la votazione al Senato della Legge Finanziaria 2008, che ha visto respinti, uno dopo l’altro, tutti
gli emendamenti presentati per il Rinnovo del Contratto 2008-2009, per il trattamento di specificità e per il Riordino delle carriere.
Sul primo punto c’è poco da dire.
Un errore fatale di un nostro collega si è tramutato in un processo mediatico alle Forze dell’Ordine,
corroborato dai soliti esponenti della sinistra, da Santoro, a Agnoletto, a Giuliani, utilizzando la Rai ed i suoi predicatori.
Naturalmente in tutto questo non poteva mancare il revival del G8 di Genova del 2001 e la richiesta (riformulata) di una
Commissione di inchiesta, il cui obiettivo, non tanto nascosto è il nostro ex Capo della Polizia Gianni De Gennaro e quello
di dare un megafono politico agli estremisti di sinistra.
La storia si ripete, come negli anni ’70.
Ma quello che più preoccupa è stato l’atteggiamento del Governo sulle nostre richieste in materia contrattuale e non,
che sono state tutte respinte.
Questo complesso intreccio tra l’instabilità politica del Governo, il turbamento dell’ordine pubblico seguito all’infausto
incidente di Arezzo e l’attacco sproporzionato alla Polizia da parte dei megafoni “comunisti” della Rai, rende tutta
la nostra piattaforma rivendicativa particolarmente delicata.
Una fase che dovrà essere vissuta giorno dopo giorno, con una navigazione a vista.
In realtà i punti di scontro saranno più d’uno.
A Roma, come nel resto d’Italia, le tifoserie che hanno attaccato le Caserme di Polizia hanno riacquistato nuova
linfa a seguito della morte del giovane laziale.
E in qualche caso fanno temere una riesplosione, che in realtà non è mai apparsa sopita, di quel duello domenicale tra
Forze di Polizia e una fetta di criminali che si nascondono dietro il tifo organizzato.
In questo torbido clima dell’ordine pubblico potrebbe diventare irresponsabile strutturare una
manifestazione nazionale a Roma dei poliziotti contro la Finanziaria.
In realtà, il nodo verrà al pettine tra qualche settimana.
Il disegno di legge varato dal Senato, ora passerà alla Camera dei Deputati dove il Gabinetto Prodi gode di un’ampia maggioranza.
Per porre riparo ad alcune incongruenze sul piano politico della maggioranza, si può presumere che la Camera “bassa”
modificherà alcuni articoli della Finanziaria varata, in prima lettura, dal Senato.
In parte anche quelle norme che ci riguardano e non è detto che siano in senso a noi favorevole.
Dopodiché è giocoforza che il provvedimento ritorni al Senato poco prima di Natale, per la definitiva approvazione.
In sostanza abbiamo ancora più o meno un mese per scendere in Piazza con modalità, luoghi e tempi che dovranno tener conto del
quadro che si è venuto a delineare.
L’unico aspetto positivo riguarda l’ordine del giorno del Senatore Mantovano sul Riordino delle Carriere che
il Governo ha accolto.
Si tratta di un atto di indirizzo politico del Parlamento verso il Governo, con il quale i Fondi stanziati nel
2004 per il Riordino delle Carriere che la Ragioneria dello Stato ha dichiarato essere presenti nel Bilancio dello Stato,
saranno “congelati” esclusivamente per il Provvedimento.
Ora, in periodo di vacche assai magre, aver conservato quei fondi significa poter disporre di una base di partenza che ci
può consentire di varare un mini Riordino delle Carriere.
Accantonato quello del SAP del 2006, nelle forme che conosciamo, il Riordino che sarebbe costato quasi 1 miliardo di
euro in tre anni, potrebbe essere adesso sostituito con un progetto meno ambizioso ma certamente essenziale
anche per l’impiego di 23.000 civili che hanno assunto posizioni e qualifiche superiori a quelle dei poliziotti.
Pareggiare i conti – prima dal punto di vista funzionale e gerarchico - tralasciando l’aspetto retributivo,
potrebbe persino apparire conveniente per la funzionalità dell’Amministrazione.
C’è poco altro da aggiungere.
Se non il fatto che i poliziotti quando stipulano il Contratto sono considerati in modo deteriore rispetto a
molte altre categorie sociali, con un trattamento da “bidelli” (senza offesa per que-sta categoria), salvopretendere
la preparazione e la professionalità degli 007.
Un segno dei tempi che ci deve preoccupare e unire.
La morte del giovane deejay romano ad Arezzo, causata da un tragico incidente che ha visto
come malcapitato protagonista un collega della Polizia stradale deve fare davvero riflettere.
Scontato il dolore di tutti i poliziotti per questa vita stroncata e la partecipazione al lutto della famiglia di
questo giovane, adesso la nostra vicinanza dovrà riguardare il nostro collega.
Un agente che domenica è uscito di casa alle 6 del mattino non certo pensando di voler uccidere un ragazzo,
come ipotizza la sua iscrizione nel registro degli indagati per omicidio volontario.
E come in un film western, la vendetta dei clan si è scaricata contro altri poliziotti a Roma.
Un humus nel quale hanno avuto terreno fertile quelle frange violente di ultrà – veri e propri criminali – che hanno
messo a ferro e fuoco vie e città, sfogando una rabbia repressa da oltre un anno, da quando a seguito della morte di
Filippo Raciti fu deciso un giro di vite, nei loro confronti.
Il Ministro Amato ha promesso che nessun altro episodio di violenza sarà tollerato.
Staremo a vedere.
TIFOSO UCCISO: ULTRAS; SAP, SBAGLIATO SUBIRE ATTACCHI TEPPISTI
(ANSA) - ROMA, 14 NOV - 'E' stata sbagliata la linea seguita dalle autorita' di pubblica sicurezza di Roma
domenica sera: subire quegli attacchi come una specie di pena da sopportare per un errore di un nostro collega'.
Lo ha detto il segretario del Sap, Filippo Saltamartini, alla trasmissione Radio Gr Parlamento.
'La legalita' - rileva Saltamartini - non puo' mai essere negoziata e le responsabilita' vanno sempre accertate.
Diversamente si crea l'idea che le masse, magari politicizzate con la maglietta di Che Guevara o la svastica,
possano fare quel che vogliono'.
Quella di domenica, aggiunge, e' stata una 'reazione di pseudo teppisti o tifosi, una reazione dovuta al fatto che
fino a qualche anno fa negli stadi si consentiva di tutto.
Dopo l'omicidio di Raciti, c'e' stato un giro di vite, in quel momento si e' costruito tra questi tifosi uno spirito di
revanchismo e alla prima occasione hanno trovato la scusa per creare violenze e devastazioni'.
'Quello che e' successo ad Arezzo - spiega poi il segretario del Sap - costituisce un incidente che va valutato.
E' morto un ragazzo e dobbiamo essere vicini alla famiglia.
Sostenere la limitazione, come ha fatto il presidente Bertinotti, dell'uso delle armi per le forze di polizia vuol
dire non conoscere le norme'. (ANSA).
NE 14-NOV-07 17:10 NNNN
MA NON TUTTI LA PENSANO COSI'!
TIFOSO UCCISO: CGIL, SI DOVEVA SOSPENDERE INTERA GIORNATA
(ANSA) - ROMA, 11 NOV - La Cgil esprime 'profondo cordoglio' per la morte del giovane tifoso Gabriele Sandri, ed
e' 'vicina alla famiglia del giovane in questo momento di profondo dolore'.
Inoltre giudica 'incomprensibile che di fronte alla gravita' dei fatti e alla perdita di una vita umana ancora una volta
le autorita' sportive non abbiano ritenuto di dover provvedere alla immediata sospensione dell'intera giornata del Campionato di
calcio-'.
'L'assurda perdita di una giovane vita chiede l'immediato accertamento dei fatti e delle responsabilita' da parte della magistratura',
sottolinea la Cgil.
'Non devono essere possibili - sottolinea il sindacato - episodi in qui appartenenti alle forze dell'ordine usino le armi in
contesti di ordine pubblico nei quali questo non e' consentito'.
La Cgil ritiene infine 'inaccettabile che comunque avvenimenti legati allo svolgimento di eventi sportivi mettano a rischio
la vita umana.
Il mondo dello sport e gli eventi ad esso connessi devono essere liberati da questo clima di inutile e insensata violenza'.
(ANSA). COM-SV/MB 11-NOV-07 22:00 NNNN
Il Governo, come si accennava nell’articolo di fondo, ha accolto un ordine del giorno presentato dal Senatore Alfredo
Mantovano nella seduta dello scorso 9 novembre, relativo al mantenimento nel bilancio dello Stato dei fondi
stanziati nella Legge Finanziaria 2004 inerenti al Riordino delle Carriere.
Un o.d.g - ci scrive Mantovano - "che prevede l'accantonamento in bilancio della posta stanzia-ta nella Finanziaria 2004
per avviare la riforma degli assetti del personale delle Forze di Polizia, che è sempre stato confermato
nelle finanziarie successive ma ad oggi non è ancora stato utilizzato."
Si tratta, precisiamo noi, delle risorse reperite con l'emendamento che aumentava le accise sui
tabacchi e sugli alcolici della Legge Finanziaria 2004.
Grazie a quei fondi, il SAP riuscì a portare all’approvazione della Camera dei Deputati la Legge delega sul Riordino
delle Carriere approvata a gennaio 2006 e osteggiata dal cartello.
Riordino che, tuttavia, non fu approvato poi dal Senato.
Decaduti i provvedimenti per le elezioni politiche, si era posto il problema nella nuova legislatura se i
fondi precedentemente stanziati fossero stati utilizzati o meno.
Solo recentemente, quest'anno, a margine delle trattative sul Contratto 2006-2007, la Ragioneria dello Stato
ha comunicato che l’appostamento del 2004 è ancora dentro il bilancio dello Stato.
Bene ha fatto, dunque, l’On.le Mantovano con questo ordine del giorno a vincolarne l’impiego
esclusivamente al Riordino delle carriere.
Riordinamento che a questo punto potrebbe ripartire con i disegni di legge ripresentati al Senato.
Anche se queste risorse non potranno risolvere definitivamente il problema.
Si è svolta il 14 novembre al Dipartimento una riunione relativa al Fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali,
alla presenza del Responsabile dell’Ufficio Rapporti Sin-dacali del Dipartimento, dott. Pazzanese, e di Funzionari del TEP,
i quali hanno informato i sindacati presenti che i rilievi per conoscere i dati relativi alle fattispecie da
remunerare per l’anno 2007, avranno inizio il 1° febbraio 2008 per terminare il 15 marzo successivo.
Il ritardo di circa un mese è da addebitarsi al tempo necessario al Dipartimento – così è stato detto – per
uniformarsi alla circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze dello scorso giugno che dispone,
a far data dal 1° gennaio 2008, la divisione in tre capitoli delle spese relative al personale della Polizia di Stato.
I capitoli in questione sono: contrasto al crimine, pubblica sicurezza, prevenzione generale e controllo del territorio.
Il SAP ha stigmatizzato il ritardo con cui si discutono le modalità di utilizzazione delle risorse
previste dal Fondo di incentivazione per l’anno 2007 e ha ribadito che, allo stato attuale,
l’unica soluzione percorribile è quella di confermare le fattispecie remunerabili attualmente in essere.
Il SAP, in ogni caso, ha espresso preoccupazione per quanto affermato dai Funzionari del TEP circa la divisione dei capitoli
di spesa relativi al personale e ha chiesto di conoscere al più presto tutti i dettagli dell’operazione.
Il Dipartimento di P.S. ha anche informato che entro la fine di novembre verrà corrisposta al personale l'integrazione del
Fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali del 2006.
Si tratta di 0,40 centesimi lordi di euro per ogni giornata di effettiva presenza resa lo scorso anno
(la circolare è sul nostro sito internet).
Mercoledì 21 si dovrebbe tornare ancora a parlare del Fondo con una ennesima riunione al Dipartimento
e quindi iniziare finalmente, come richiesto dal SAP, la definizione dell’Accordo Nazionale Quadro.
Ancora una volta il Giudice Amministrativo ci ha dato ragione.
Ha dato ragione al SAP.
Dopo il TAR Marche, il TAR Friuli Venezia Giulia, il TAR Puglia, il TAR Lazio Sezione I-bis, anche il TAR Lazio Sezione
I-ter - in seguito ad un ricorso promosso dal SAP - ha emanato un’ordinanza di accoglimento della domanda cautelare
sospensiva del provvedimento di diniego della nostra Amministrazione ad un collega che aveva presentato istanza di
aggregazione prolungata ai sensi dell’art. 42 bis del D.Lgs. 151/2001.
La norma, com’è noto, prevede la possibilità per il dipendente pubblico, genitore di figli minori di tre anni, di essere
assegnato, per un periodo non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella
quale l’altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante
di analoga posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni coinvolte.
Il TAR Lazio ha ritenuto, difatti, che la motivazione assunta dall’Amministrazione a fondamento del diniego
sia “in parte contraddittoria e in parte carente”, ordinando alla stessa di riesaminare il provvedimento
impugnato alla luce di tutti i motivi di ricorso.
Dunque, il Sindacato Autonomo di Polizia continua ad adoperarsi affinché non si registri un ostruzionismo di
principio da parte del Dipartimento in merito all’attuazione dell’art. 42 bis D. Lgs. 151/01, ma vi sia,
piuttosto, una serena valutazione sulla attualità e concretezza di quei presupposti richiesti dal legislatore ai
fini della concessione del beneficio.
Il testo dell’ordinanza è disponibile nell' area "
Tutela familiare" di questo sito web.
Come si vede i diritti si conquistano.
Giorno dopo giorno.
Su questa strada, serve coerenza e costanza e poi diranno che saranno stati altri Sindacati.
Ma va così.
Il Dipartimento ha diffuso lo Schema di Decreto per l’istituzione degli Uffici tecnicologistici provinciali,
disponibile nell' area News di questo sito web.
Questi Uffici serviranno per la gestione dei mezzi, dei beni, dei materiali, delle attrezzature, delle infrastrutture e
dei servizi degli uffici e dei reparti presenti sul territorio provinciale e nei quali opera il personale di Polizia.
Dalla gestione di questo ufficio restano esclusi i Reparti Mobili, i Reparti Volo, gli Istituti di Istruzione,
il Centro nautico di La Spezia e quello polifunzionale di Spinacelo (Roma).
Eventuali pareri od osservazioni sullo Schema di Decreto possono essere fatti pervenire alla Segreteria Generale SAP
esclusivamente attraverso la posta elettronica (nazionale@sap-nazionale.org) ed in formato word, raccomandando contenuti
pregnanti e sintetici.
Tante persone hanno partecipato, venerdì 16 novembre, alla presentazione del Corso di Laurea per Funzionario Giudiziario
e Amministrativo della Facoltà di Giurisprudenza di Perugia, alla presenza del Vice Presidente della Commissione Europea,
Franco Frattini.
Il corso di laurea, giunto al suo terzo anno, è frutto della Convenzione voluta e stipulata dal SAP con l’ateneo umbro.
Davanti ad una attenta platea di appartenenti, studenti, politici e cittadini, il Presidente Frattini ha dissertato sul
tema delle sfide della sicurezza a livello europeo, elogiando l’utilità del Corso di Laurea in questione.
L’inaugurazione ha visto la presenza del Segretario Generale del SAP, Filippo Saltamartini e i saluti del Rettore dell’Università
di Perugia, prof. Francesco Bistoni, del Preside della Facoltà di Giurisprudenza, prof. Mauro Bove, e del Presidente
del Consiglio Intercorso dei Corsi di Laurea in Scienze Giuridiche, prof. Stefano Bellomo.
Ricordiamo che fino al 31 dicembre prossimo e’ ancora possibile iscriversi all’anno accademico 2007-2008.
Su questo sito internet, nell’apposita area
dedicata all’Università, ci sono tutte le informazioni utili.
Un valente collega, nonché aderente al SAP, Flaviano Longhi, ha partecipato recentemente alla “Venice Marathon”
con i colori del nostro sindacato.
Ha ottenuto un ottimo punteggio completando la maratona nel tempo record di 3 ore e 12 minuti,
piazzandosi in graduatoria nei primi 500 posti su quasi 7.000 partecipanti.
Un risultato frutto anche del lavoro del bravo preparatore, Roberto De Paolis, in forza alla Scuola di Perfezionamento
Interforze di Roma.